“Una professione ancora prestigiosa, ma non più al top … danneggiata dalla sfiducia nella Giustizia” – «Rapporto annuale sull’avvocatura 2016» realizzato dal Censis per la Cassa Forense.
Il titolo dell’articolo può apparire provocatorio ma, come riportato dallo stesso rapporto Censis, fotografa purtroppo la realtà. Riprende anche il titolo di un libro di un avvocato americano, “The Lawyer Bubble: A Profession in Crisis” di Steven J. Harper (anche se in Usa la crisi è più vista da un punto di vista etico e di rispetto sociale, più che economico). E’ un argomento che ho anche sviluppato nella premessa del mio libro “Marketing Online per Avvocati”.
“Avvocato” una volta era sinonimo di prestigio e ricchezza, oggi sicuramente meno, soprattutto in termini di ricchezza. Le certezze della professione legale sono ormai sparite: una carriera in crescendo con ragionevoli aspettative di aumento di reddito e soprattutto riconoscimento sociale e personale. L’incertezza , il cambiamento e le continue sfide oggi sono l’ordinario di tutti i giorni.
Quanto guadagnano gli avvocati in Italia?
Una realtà rappresentata crudamente dai numeri. Nell’ultimo anno, un quarto degli avvocati italiani ha dichiarato al fisco meno di mille euro al mese. Su un totale di circa 240 mila avvocati iscritti, 60 mila non superano i 10.300 euro l’anno; 40 mila arrivano a 20 mila, altri 20 mila hanno un reddito pari a zero e ce ne sono 20 mila che addirittura non hanno neanche inviato alla Cassa il modello dichiarativo per il pagamento dei contributi previdenziali.
Ci sono ovviamente differenze in base al settore di competenza (civilisti e penalisti sono quelli che soffrono di più i contraccolpi della crisi, mentre gli avvocati d’affari si difendono meglio) o all’area geografica (i togati meridionali dichiarano compensi nettamente inferiori). Secondo i dati di Cassa forense in media gli avvocati del Nord hanno dichiarato un reddito pari a 55.559 euro, quelli del Centro 42.512 euro e quelli del Sud 22.822. Ma in ogni caso la crisi colpisce indistintamente tutta la categoria, con redditi complessivamente inferiori rispetto a 5 anni fa.
Malgrado tutto questo, l’accesso alla professione non si è fermato: aumenta infatti il numero di giovani che decidono di iscriversi all’Albo e, quindi, anche alla Cassa. Dai 235 mila dell’anno scorso, le iscrizioni sono salite alle 239 mila di quest’anno. Un sovraffollamento a cui consegue un crollo delle tariffe.
Del resto, come scritto anche nel mio articolo sulle prospettive per il 2017 , è ovvio che la crisi finanziaria si faccia sentire sul settore legale. Le persone e le aziende ricorrono sempre meno all’avvocato per paura o taglio dei costi e per la sfiducia nel lento sistema giudiziario italiano.
Tutto questo, come visto, in un quadro competitivo sempre più affollato in cui si affacciano nuovi competitor che sfruttano al meglio la tecnologia (anche in Italia, come negli Stati Uniti, ci sono società online che offrono servizi di consulenza legale di nicchia o low cost).
La tecnologia in particolare è un driver del cambiamento. Tramite Internet, i clienti sono più informati (o pensano di esserlo) e hanno più scelta e più potere contrattuale (si pensi ai portali degli avvocati dove il cliente, in poco tempo, può ricevere proposte da più professionisti che quindi sono costretti a farsi la guerra solo sulla componente prezzo).
Cosa puoi fare per migliorare la tua situazione
Occorre prendere atto che questa è ormai la nuova normalità. Incolpare la crisi non ti aiuterà. Siamo ormai un una nuova era digitale in cui non puoi non promuovere il tuo Studio Legale. E non puoi più ignorare i nuovi canali online, perché è tramite questi canali che i tuoi potenziali clienti cercano informazioni sui loro problemi legali e sui professionisti che possono aiutarli a risolverli.
Devi anzitutto uscire dall’attesa, dalla falsa aspettativa che la situazione migliorerà, da quella falsa sicurezza che gli esperti di psicologia chiamano “comfort zone” e che ti impedisce di cambiare.
Se ti serve aiuto, puoi contattarmi per una consulenza per capire come iniziare il cambiamento e ottenere più clienti. Se non sei pronto per questo primo passo, leggi “Marketing Online per Avvocati”, inizierai a capire come e dove puoi migliorare. Non esiste una via di uscita facile e veloce, ma ciò non significa che tu non debba cercarla e seguirla. Rimanere fermi non è più un’opzione fattibile. Il mondo sta cambiando sempre più velocemente, anche per gli avvocati.
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